Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

( Il grande ficus dell ‘ Orto Botanico di Palermo. Per vedere le altre immagini di Liliana Conti Cammarata cliccate sulla foto )

LE MOSTRE….. DI GIOVANNI PEPI

Ritrovo il catalogo di una vecchia i di Liliana Conti Cammarata  a Palazzo Steri . E sono preso dal desiderio di rivederne altri. È sempre così. Il fascino della sua pittura non perde forza nel tempo. Le sue immagini affascinano  perchè sospese tra la realtà e il sogno. Natura e animali attraggono Liliana , mi pare ,  più ogni altra cosa . Penso che  in quel mondo  voglia immergersi e perdersi. Tra alberi spogli e magnolie, cavalli e dracene , palme e felci. Gli chiedo: il tuo mondo o il tuo rifugio ?

“ Non so se è il mio mondo o il mio rifugio. A volte lo è entrambi. Per esempio un giorno mi fu commissionato  un disegno dopo l’omicidio di Dalla Chiesa e io lo rappresentai con un ficus poiché simbolo della mafia che penetra dappertutto, fagocita e distrugge.”

Ecco Il grande ficus del nostro Botanico compare sempre nei tuoi disegni e dipinti. Riveli senza remore un amore grande per questo albero ?

“Ho cominciato a disegnare il ficus proprio nel quadro riguardante Dalla Chiesa nel 1983. Dopo è entrato nel mio mondo con nuovi significati, per me era un contenitore di personaggi , animali, piante in simbiosi. Ho cercato anche di liberarmene ma è come un ossessione, provo e studio nuove tematiche ma lui torna sempre.”

La natura è iI tuo mondo , ma è  un mondo a parte, credo, , popolato da fantasie e incursioni fiabesche , le radici a colonna del ficus che diventano chele di granchio, un cavallino che sbuca improvviso da tronchi aggrovigliati . Cosa ti springe alla metamorfosi, a trasformare soggetti e forme ?

“Metamorfosi poiché il mio mondo si fonde con la fantasia sin da quando ero bambina, quando nella montagna di Sabbucina, a Caltanissetta, immaginavo storie di animali e spiriti popolari dietro la vegetazione.”

La Francia, la rivoluzione, le donne in lotta un scelta di campo sempre esibita . Perché la Francia e non altro? Se un perché c’è ?

“Perché questo periodo mi è sempre interessato moltissimo sia dal punto di vista artistico che storico. Ho deciso di rappresentare e di mettere in primo piano delle figure femminili per mettere in evidenza l’importanza delle donne in un evento storico così fondamentale per la storia dell’Europa” 

A cosa lavori per ora.. ?

“Ho sempre pensato che, nonostante avessi un buon rapporto con la pittura, disegnare in bianco e nero mi veniva più congeniale, avevo la sensazione di potere più colori pur usando solo il nero. Nonostante ciò , per ora sto lavorando all’acquarello, pur essendo molto difficile rendere bene la trasparenza.

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