Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di GIORGIO TRIZZINO

Lo so che giunti all’ultimo giorno dell’anno ciascuno di noi si sofferma a ricordare i momenti più belli e mette da parte quelli meno belli. Lo stesso accade anche a me che oggi voglio soffermarmi qualche minuto in più per augurare a tutti un 2020 pieno di nuove conquiste e libertà.

Giorgio Trizzino deputato del movimento cinque stelle

Da medico ho imparato che un buon curante non prescrive solo farmaci ma motiva i suoi pazienti ad avere rispetto del proprio corpo, ad osservare la dieta, a prevenire le malattie. Da parlamentare ho compreso che lo stesso deve valere per la Politica, che altro non è che lo strumento che può consentire di restituire ai nostri figli un mondo migliore di come lo abbiamo trovato.E ricordo a me stesso ed a tutti i miei colleghi parlamentari che la Politica non è un mestiere ma un servizio, nel senso che ciascuno di noi ha il privilegio di servire il Paese e non l’opportunità di servirsi dell’Istituzione che rappresenta o di circondarsi di servitori. Ci stiamo riuscendo? Non lo so, ma almeno io ci sto provando. E lo faccio tenendo ben presente che l’onestà è la miglior dote che posso mettere a disposizione di chi mi ha chiesto di rappresentarlo in Parlamento. In questi 18 mesi ho imparato molto ma in particolare ho compreso che quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole la capacità di colpire gli evasori e chi possiede intollerabili privilegi.

Questi i miei punti cardinali! E quindi il mio augurio per il prossimo Anno è di saperci ascoltare e di avere reciproca fiducia nei limiti delle nostre capacità. Il mio augurio è di continuare a fare progetti per il futuro e di diffidare da chi si propone come colui o colei che può risolvere tutto.l mio augurio è di sapere guardare dritto negli occhi chi cerca il nostro aiuto e di non girare lo sguardo altrove o inventare facili pregiudizi o addirittura costruire pretesti per fuggire al naturale dovere di solidarietà che ciascun uomo deve portare dentro di se.Il mio augurio è che si possano chiudere le frontiere ed i porti a chi è costretto ad andare via in cerca di lavoro e che invece si possano aprire nuove prospettive occupazionali, creando scenari che consentano a ciascun italiano di costruire sul lavoro la propria identità, dignità e libertà.Il mio augurio è di sapere rappresentare interessi, interpretare ideali, colmare il divario tra chi ha e chi non ha.Il mio augurio è di considerare la Politica come uno strumento che, attraverso il dialogo ed il rispetto reciproco, possa accomunare tutti e non essere invece utilizzata come mezzo per screditare il proprio avversario. La Politica deve mirare al cambiamento e tramite essa sarà possibile migliorare il mondo. Utopia? Non credo… dipende solo da ciascuno di noi che tutto questo avvenga e siamo in Movimento per farcela! Buon Anno, mie care Amiche e miei cari Amici.