Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’INTERVISTA…con MARCO ESPOSITO

 marco esposito, autore del libro “Zero a Sud”

Tra i dati interessanti del tuo libro, Zero al Sud, tu Marco,  ne  ricordi uno che rimuove un luogo comune…

“Quale dei tanti..?”

Quello sulla Cassa del del Mezzogiorno. ….

Talora famigerata, spesso vilipesa. Ma tu osservi che che solo nel suo periodo, il divario tra Nord e Sud si è attenuato..

“ Proprio così. La curva del Pil procapite è chiarissima. Centro nord e Mezzogiorno partono alla pari nel 1861, poi si apre un divario crescente. Solo con la Cassa per il Mezzogiorno (che spendeva lo 0,6% del Pil nazionale, mica tantissimo) le due linee si riavvicinano….”

Per quanto tempo ?

“Dura poco più di vent’anni, poi il percorso virtuoso si interrompe. ..”

Per colpa di chi ?

“Delle Regioni ordinarie, secondo alcuni. Fatto sta che la Cassa aveva un grande merito: seguiva una strategia unitaria per il Sud. Chiedere a Bari, Campobasso, Catanzaro, L’Aquila, Napoli, Palermo e Potenza che strategia hanno per il Mezzogiorno porta inevitabilmente risposte frammentate e incoerenti.”

Le autonomie differenziate che , peraltro ,il successo elettorale della Lega rende ora più probabile , potranno conciliarsi con un maggiore trasferimento di risorse da Nord a Sud… ?

Nel libro racconto come, un trucco dopo l’altro, il Nord ha attratto risorse per diritti fondamentali destinati a tutti gli italiani, con quelli meridionali che vengono puniti per errata residenza…”

E i sindaci che facevano.

“Appunto, che facevano…? Tutto ciò è accaduto senza la minima reazione da parte di sindaci o parlamentari del Sud. Che non capivano o non vedevano.”

E sarà così con il regionalismo..?

“ Diciamo con chiarezza. Il regionalismo differenziato non è altro che la prosecuzione della medesima strategia su altre materie, a partire da scuola, sanità, tutela dell’ambiente e infrastrutture. ..”

Con le regioni che dormono…?

“Stavolta almeno, siamo riusciti – un pugno di noi: Aprile, Busetta, Giannola, Viesti, Villone ed io a mettere in luce i guasti di certe visioni – Le decisioni strategiche di spesa sono nazionali  – ad accendere un faro prima che il furto di diritti si compisse. E, dopo la lettura di Zero al Sud, ben settanta sindaci hanno presentato ricorso ottenendo il 22 maggio un primo provvedimento favorevole del Tar del Lazio…”

Allora la musica cambia ?

Non voglio farmi prendere da eccessivo ottimismo, ma il tempo del Sud passivo e rassegnato è alle spalle. E, se il Sud ritrova se stesso, per l’Italia sarà tutta un’altra storia.

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