Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

Ho visto ieri a Palermo, l’Orto botanico rimesso a nuovo. Ho guardato , passeggiando tra i viali. Ho osservato e fotografato. La sospensione delle visite è stata utile.  Mi dice Paolo Inglese, direttore dei musei dell’Università “ Le piante hanno ripreso respiro” E si vede. Appaiono sontuosi e tonici gli alberi, sono di verde vivido le foglie. Tutto sembra aver ricevuto nuova spinta. “ Abbiamo fatto tanto lavoro. La pausa è servita “ Già ,varcato il cancello d’ingresso, il ficus ti sembra smagrito e scattante. E’ stato potato. “ Con tutte le cautele del caso”mi spiega il direttore Rosario Schicchi. Più uomini a verificare , di ramo in ramo, i punti di instabilità da rimuovere. Lavoro a regola d’arte e i risultati si vedono ad occhio nudo. Il ficus è sempre svettante verso i punti più alti dell’Orto. M a rida la scena ad altri alberi prima oscurati dal fogliame sovrabbondante.

Paolo Inglese, direttore dei musei dell’Università di Palermo

Le novità non si fermano qui. Hanno potato i pini, restaurato il palchetto nella grande vasca delle ninfee circondata dai giganteschi bambù Hanno rifatto la cartellinatura: ora di ogni pianta si può sapere tutto leggendo i testi che sono stampati e collegandosi al sito poggiando il telefonino sulla scheda. Poi hanno creato , dopo la vigna del gallo, anche il Giardino del Semplici. Punto di orgoglio dei professor Schicchi. Ospita le piante officinali che lui conosce a menadito. “Semplici” mi spiega  consente i medicamenti provenienti dalla natura. Secondo le tradizioni dell’Orto, osservo . “ Certo,  si colloca nel solco degli insegnamenti del cofondatore, Padre Bernardino da Ucria. “ E sono utili ancora oggi ?

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rosario schicchi, direttore dell’Orto botanico

“Si. Nell’Orto dei Semplici sono presenti specie vegetali che possono essere utilizzate per diversi scopi: fitoterapici, erboristici, liquoristici, aromatizzanti, igienici, e cosmetici. Si tratta di oltre 160 piante appartenenti ad oltre 120 specie, riferite 44 famiglie botaniche; di esse le più rappresentate sono le Lamiaceae e le Asteraceae o Composite. “ E molte sono anche belle da vedere. Torniamo nei viale dell’Orto. Ne vale la pena gp