Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

 di GIOVANNI PEPI 

 

Nel Sud, regioni e città ( Sicilia, Palermo e Catania più che compresi ), fanno il pieno per richieste di reddito di cittadinanza e navigators. I primi, una volta ottenuto il sussidio, chiamiamoli pure redditieri , dovranno convivere con i secondi, dei tutor, dai quali saranno aiutati ad ottenere un posto di lavoro stabile. Lasciamo stare le sfumature. Andiamo al dunque. Che significa aiutarli a trovar posto ? Intanto non capiamo di quali competenze questi navigator dovranno essere dotati. A giudicare dal bando di concorso, se ne comprendono  diverse. Potranno partecipare economisti e psicologi, politologi e pedagoghi, laureati in Scienze dell’educazione e sociologi….qui Specializzazioni molto varie. Troppo. Poi non si tiene conto di quella regola essenziale dell’economia per cui il lavoro non si crea per decreto. Un imprenditore assume se il lavoro gli serve per far crescere affari e azienda. Punto.

Ora la domanda che conta : in Sicilia , e altrove nel Sud, si può ragionevolmente pensare che la macchina partire. Guardiamo allo stato delle cose, una rubrica che pubblichiamo da oggi ( guardate nel fascione in basso) per dar conto dei contesti reali su vari profili della realtà. Sul lavoro la prospettiva non tiene. La macchina si muove poco, è quasi ferma. Patrizia Di Dio cita l’Istat : Il tasso di disoccupazione è pari al 21,4% ( primi 9 mesi 2018) contro una media nazionale del 10,5%. La corsa al posto pubblico è  a livelli di disperazione di massa: quasi tremila candidati per 11 posti all’Ars. Certo non mancano contraddizioni. Alessandro Albanese, ricorda che il 20 per cento delle imprese non può assumere perché mancano i mestieri che servono.

Poi Sicilia e Sud, secondo Eurostat, non dimentichiamolo, sono territori dove si concentra la maggior quota di disoccupati di lunga durata, ossia in cerca di lavoro da più di 12 mesi. 900.000 mila persone in tutto. Più dell’intera Germania. Solo che lì ci sono in tutto 82 milioni di residenti quando nel Mezzogiorno sono meno di 21. Osserva Pietro Busetta, economista e statistico, autore de “Il coccodrillo si è affogato”.” “Da dieci anni, nell’isola, il lavoro è fermo, dopo un picco raggiunto nel 2008, con un milione e mezzo di occupati..Non si capisce perché dovrebbe aumentare adesso..,.” Infatti non aumenterà. I navigator navigheranno in un mare senza porti. Del resto, già adesso la Sicilia vanta due record: quello della disoccupazione e quello delle persone pagate per contrastarla. Del futuro non può sapersi nulla. Ma l’esperienza aiuta. Diventeranno un altro segmento di precariato, da prorogare o stabilizzare. Non è lontano il giorno in cui disoccupati in attesa di un posto, potranno ben definirli “persone navigate” che , cercando senza trovare, una occupazione per gli altri, sono riusciti invece a trovarla per loro. 13 maggio

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